Dal 2014 è al primo posto delle opere prioritarie da realizzare in provincia. I fondi non mancano. Coinvolti tutti i comuni. Emanuele Tosi: “Non perdere tempo. Questo treno non passerà più!”
C’è un documento, sulla scrivania del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. E’ datato 12 dicembre 2014 e firmato dall’allora Presidente della Provincia di Verona Antonio Pastorello. In quel documento l’Autorità provinciale ribadisce “l’elenco in ordine di priorità delle opere da realizzare sul territorio veronese da parte di Veneto Strade”. Al primo posto “la SP 10 della Val di Illasi, dall’incrocio delle quattro strade (Colognola ai Colli) sino a Tregnago”. Stiamo parlando, come si è capito, della strada lungo il Progno, più che mai necessaria ad alleggerire il flusso delle auto sull’attuale Provinciale ed a liberare i centri abitati dal traffico.
Il moncone, quella “cosa” che percorre il lato sinistro del torrente per un tratto del territorio comunale di Illasi, è lì che aspetta pazientemente dopo essere stata abbandonata una quindicina d’anni fa. La pazienza, si sa, è la virtù dei forti. Ma non dei fessi. Le voci del territorio, come i media hanno riportato di recente, si sono alzate, stavolta in modo molto deciso, a reclamare il completamento di un’opera, a mettere il fiato sul collo alle competenti autorità: in una parola, a far capire che non si aspetta più, che “ora tocca a noi”.
“SP10subito !#oratoccaanoi” è infatti il nome che si è dato il Comitato sorto perché si attivino in via definitiva gli enti interessati e per promuovere opera di sensibilizzazione tra la cittadinanza. “La nostra non è una strada da realizzare”, ribadisce Emanuele Tosi, che presiede il Comitato, “ma da completare, dopo il lotto già realizzato da Veneto Strade nel 2004, monco sia a nord che a sud. Se servirà”, prosegue Tosi, a conferma della determinazione con cui si opera, “saremo un”can che rosega”: non si mollerà di un millimetro fino a quando l’- SP10 non verrà finanziata, appaltata e realizzata”.
La “vergogna” di una strada dimenticata, come afferma Tosi, si trasforma così in una risorsa, una motivazione ineccepibile a sostegno dell’intervento, trattandosi appunto di un completamento, della necessaria prosecuzione di un’incompiuta degna di “Striscia la notizia”… Il Comitato ha subito presentato una mozione (scritta dallo stesso Tosi e da Alberto Martelletto, già sindaco di Colognola ai Colli, e poi presentata dai consiglieri provinciale Falzi e Caldana), che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Provinciale lo scorso febbraio.
Nel documento, l’organo provinciale si impegna, oltre che all’attivazione dei competenti uffici per l’aggiornamento dei dati e per l’effettuazione di un sopralluogo tecnico, poi avvenuto, a considerare l’opera nell’ambito della gestione dell’avanzo di amministrazione. “Per completare la nostra SP10 bastano meno di 30 milioni”, sostiene Tosi, “e con l’avanzo di amministrazione della Provincia si renderanno con ogni probabilità disponibili, per investimenti e infrastrutture, decine di milioni. Abbiamo inoltre fatto presentare dal consigliere provinciale Zeno Falzi una raccomandazione al Presidente della Provincia Manuel Scalzotto, con la quale lo si invita ad attivarsi presso la Regione Veneto al fine di poter utilizzare per questo intervento i fondi stanziati dal Piano “Proteggitalia”. Si potrebbe così liberare quota parte dell’avanzo di amministrazione a favore di altre opere da realizzare sul territorio provinciale. Il Piano “Proteggitalia” è infatti destinato al finanziamento delle opere infrastrutturali per la messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico. Le criticità idrogeologiche più volte lamentate lungo il Progno potrebbero ben giustificare l’utilizzo di queste risorse”.
In un modo o nell’altro, quindi, le possibilità di finanziamento del completamento della strada non mancano. Non manca nemmeno il coinvolgimento dei comitati dei comuni interessati e della popolazione. Il Comitato ha infatti promosso un incontro con i rappresentanti di tutti i comuni interessati della Val d’Illasi (Colognola ai Colli, Illasi, Tregnago, Badia Calavena e Selva di Progno, coinvolgendo maggioranze e minoranze consiliari, perché il problema non è di una fazione politica ma, come peraltro dovrebbe essere sempre, di interesse dell’intera popolazione. “Abbiamo riscontrato l’impegno unanime dei presenti”, riferisce Tosi, “a portare il testo della mozione nei rispettivi consigli comunali, per dare ancora più forza alla causa. Ora sappiamo”, continua, “ che anche i sindaci della Val d’Illasi hanno scritto una lettera congiunta al Presidente della Provincia chiedendo che coordini un tavolo di programmazione per il completamento della strada”.
Verranno coinvolti anche i cittadini, per fare sintesi delle varie istanze, dal momento che si sa di alcune proposte di modifica o integrazione al progetto originario. “Ma senza però perdere ulteriore tempo”, precisa Emanuele Tosi, “perché questo treno non passerà più”. Insomma, i tempi sono maturi per poter finalmente vedere il completamento della strada lungo il Progno. Veramente lo erano da tempo, visto che quest’opera se ne sta da cinque anni al primo posto dell’elenco delle opere prioritarie da realizzare nella provincia di Verona, aspettando un turno che non arriva mai.
Il momento buono sembra finalmente arrivato.
di Luigi Verzini